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✿ Renato GUTTUSO (1911- 1987) ✿

"La pittura è il mio mestiere. Cioè è il mio mestiere ed il mio modo di avere rapporto con il mondo. Vorrei essere appassionato e semplice, audace e non esagerato. Vorrei arrivare alla totale libertà in arte, libertà che, come nella vita, consiste nella verità."

Renato Guttuso, 1957.


Renato GUTTUSO nacque a Bagheria, in provincia di Palermo, il 26 dicembre del 1911.
Guttuso è un pittore che nonostante appartenga ad un'epoca pieno di mutamenti, sociali e culturali, vivendoli da protagonista, non cambia il proprio stile figurativo, rimanendo sempre il pittore illuminato dalla sua  terra.
Negli anni della maturità, Guttuso, continua a dipingere grandi affreschi di eventi contemporanei, spesso con toni marcatamente allegorici, immagini di ispirazione autobiografica e contadina, politicamente connotate.
Tra il 1935 ed il 1937 frequenta i giovani artisti milanesi Manzù, Birolli, Sassu e Persico, Pagano, Banfi, Fontana, Raffaellino De Grada, Joppolo, e si matura la sua coscienza politica antifascista: scriveva in questi giorni che "dipingere bottiglie o fare poesia ermetica era di per sé una protesta".
Nel 1935 partecipa alla II Quadriennale e nel 1936 alla Biennale di Venezia. Nel 1938 realizza il suo primo dipinto epico- popolare, La fuga dall'Etna, e tiene una personale alla Galleria della Cometa. Nel 1942 al Premio Bergamo, ottiene il secondo premio con la Crocifissione: un'occasione per prendere una chaiara posizione rispetto ai disastri provocati dal Regime.
In questa fase della sua produzione, Guttuso si lascia sedurre dalle scattanti figurazioni del Picasso post-cubista, ma al conetmpo accentua la sua attenzione - spesso polemica - verso le questioni sociali: proprio questa sua inclinazione svolgerà un ruolo di traino nell'evoluzione "in senso realista" della pittura italiana.
In questi anni nasceranno le amicizie con Alberto Moravia, Antonello Trombadori e Mario Alicata che avranno un ruolo determinante nella sua adesione al partito comunista, nel quale si iscriverà nel 1940.
Tra gli artisti italiani più noti all'estero, Guttuso ha ottenuto numerose mostre prestigiose, fra cui una retrospettiva al Museo Puskin di Mosca ed all'Ermitage di Leningrado.
Ha insegnato pittura all'Accademia di Belle Arti di Roma ed è stato Visiting Professor alla Hochschule fur Bildende Kunste di Amburgo.
Nominato senatore della Repubblica nel 1976, muore a Roma il 18 Gennaio 1987 lasciando alla sua città natale molte opere che sono raccolte nel museo di Villa Cattolica a Bagheria.

























'In adulazione ora...
come una favilla dell'Amore respiro e canto
la tua poetica carne
fino a fondermi nel tuo piacere
non occorre che ti guardi
lo sento sulla tua pelle che sei mia..
mia...mia
in un istante per l'eternità...'

~ Catherine La Rose©2009 ~
tratto da "Un istante per l'eternità"












L’ultimo quadro di Guttuso è il Gineceo, per il quale si era ispirato ai versi di T.S. Eliot che dicono: “Nella stanza le donne vanno e vengono/ parlando di Michelangelo”. È un atelier nel quale si aggirano otto donne, una delle quali è Marta Marzotto e le altre variazioni della sua figura. Per studiare il movimento dei corpi nudi Guttuso aveva fatto invitare nello studio alcune donne prese dalla strada, ma si erano rifiutate di ballare nude e di posare perché non era il loro mestiere.
Cercava sempre volti femminili, modelle». Le modelle spesso diventavano amanti, qui nello studio. «Senza preclusioni, proprio come Don Giovanni.









EROS AL TRAMONTO

'Le tue labbra svolazzavano

come battiti di farfalla sulla mia schiena nuda

dopo l'estasi al tramonto....'


Vincenzo Cangiano 2o14



Dopo venticinque anni dalla scomparsa, nel centenario dalla nascita, Renato Guttuso torna a Roma, con una straordinaria antologica, visitabile nel complesso del Vittoriano, dal 12 0ttobre 2012 al 10 febbraio 2013.
Un’occasione unica per ammirare i suoi capolavori, provenienti da musei italiani ed esteri, e per approfondire la conoscenza di un artista che come pochi altri ha interpretato il suo tempo.

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